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  • Immagine del redattoreDaydream

Quale macchina fotografica usare per fare video e foto aziendali?

Allora, cominciamo con una cosa che è tanto ovvia quanto vera: non c’è una regola che vada bene per tutti.

Diciamo un’altra cosa molto ovvia, giacché ci siamo: non è tanto l’attrezzatura a fare la qualità del tuo lavoro, ma sei tu.

Ecco, esaurite le prime cose ovvie, passiamo a quelle meno ovvie.

  1. E’ anche l’attrezzatura che usi a fare grande un lavoro (non contraddice la banalità di cui al punto due… almeno non completamente)

  2. devi calcolare bene il tuo worfklow, le tue esigenze di praticità prima di scegliere di comprare una macchina fotografica o una telecamera che ti svena e poi ti risulta come un macigno dal quale liberarti il prima possibile (fidati, questa è importante).


Mi spiego meglio, perché ci siamo passati tutti. A chi non è capitato di vedere l’ultimo modello della Red, o della Alexa o quel gran bel pezzo della Blackmagic URSA e pensare… siiii la voglio!

Io mi sono estenuato andando in giro per centinaia di siti, cercando di capire quale modello comprare, quale fosse il mio budget, quanto potevo permettermi. Poi la cosa di questi modelli super costosi è che, quando hai comprato il corpo della macchina da presa, non hai finito. Sei solo all’inizio! Devi comprare altre mille e cinquecento cose per farla funzionare e costano ognuna un occhio della testa. E quando lo capisci, inizi a sudare freddo. Vedi che comprare un singolo anello adattatore per i tuoi obiettivi costa una barca di soldi o magari il semplice pacco batterie per farla funzionare… non ne parliamo nemmeno!

E non sai cosa fare allora! Ti comincia a girare tutto e tu diventi maniaco del web e vai da un sito all’altro sperando che ti diano una risposta.


Allora lascia che ti dica la mia, che magari ti può essere utile.

Io faccio questo lavoro: produco contenuti visivi per le aziende. Questo vuol dire, brutalmente, che realizzo sia foto che video. Per video intendo video tipo spot, video pillole, materiale per il web come pubblicità e cose del genere. Per foto intendo ritratti, food, reportage. I miei clienti sono vanno da Forbes a Donna Moderna, da Rosso Restaurant a Casina Valadier, da Marie Claire al Cna di Roma. Insomma, sono tutti clienti diversi, con esigenze diverse. Se vuoi dare un'occhiata, vai qui


Inoltre va detta una cosa importante, io produco contenuti per il web. Quindi non vanno in televisione e non vanno al cinema. Ah, un’altra cosa ancora: non pensate ai video aziendali ingessati dove ci si rompe le scatole dopo 15 secondi. Io faccio tutta roba un po’ fuori di testa e… non ci crederete mai, ai miei clienti piace! Si perché gli imprenditori sono tutti un po’ matti come me e quindi più gli proponi una cosa sopra le righe (tipo questa o tipo questa) e più sono contenti! Con me, sfondano una porta aperta.


Ora, detto questo, torniamo al punto di cui sopra: quale macchina fotografica o quale telecamera comprare per lavorare in questo mondo?

Io non lo so cosa devi scegliere tu, ma posso dirti cosa ho scelto io e perché ho fatto questa scelta.

Punto primo: avevo bisogno di qualcosa di estremamente agile e leggero, che io potessi portare da una parte all’altra con grande facilità. Avevo bisogno di trovare angolazioni particolari, di girare molti take in un giorno solo, di soddisfare piani ripresa vertiginosi per il numero di inquadrature che bisognava realizzare e per la velocità con cui bisognava cambiarli. Inoltre, essendo la mia troupe super ridotta e lavorando spesso anche da solo, non potevo caricarmi troppa roba o troppi pesi perché alla fine ne avrebbe sofferto la resa artistica dei miei lavori, che è la cosa più importante.


E quindi non te la voglio fare troppo lunga: alla fine ho scelto la Z6. La Nikon Z6. E devo dire che mi ci trovo benissimo. Oltretutto, avendo avuto prima la Nikon D800, ho potuto tenere tutti gli obiettivi che avevo già e questo mi ha fatto risparmiare una barca di soldi.




Come noti, ti sto parlando senza troppi giri di parole. Perché il lavoro secondo me così è: bisogna essere pratici, efficaci, poche parole e molti fatti. E tu hai bisogno di uno che ti dica la verità, se no tutte quelle parole ti confonderanno e ti faranno sentire inadeguato. Non è così. E’ più semplice di quanto pensi.


La Z6 inoltre ha uno stabilizzatore interno del sensore. I puristi dicono che questo intacca la purezza dell’immagine. Io sfido qualsiasi di loro a riconoscere una ripresa fatta con lo stabilizzatore interno e una no. E’ impossibile. Sono pure seghe mentali. Anzi, quello che hai, è la possibilità di fare delle riprese a mano senza doverla montare sul gimbal e ti assicuro che può essere una gran rottura dover montare la macchina sul gimbal quando stai di fretta e lavori con gente che non ha una vita a disposizione per te.


Fortunatamente qualcuno mi ha fatto desistere dall’errore di comprare la Red o macchine del genere - o almeno, da quello che per me sarebbe stato un grande errore.

Inoltre, adesso c’è anche questa storia che puoi far modificare la Z6 per farla registrare in Raw. Voglio dire in Raw! Cioè una roba da cinema! Una cosa che per averla dovresti sborsare molto ma molto di più. Per registrare in Raw avrai bisogno di un recorder esterno che si chiama Atomos Ninja V (ti metto di seguito il link anche di questo). Io lo uso, mi ci trovo bene, anche senza dover necessariamente registrare in Raw. Ti aiuta nella pulizia dell’inquadratura… non so. Rende il tuo workflow più preciso, più controllato. E questo è tutto ciò che ti deve interessare.

Non permettere agli strumenti di utilizzarti. Sei tu che devi utilizzare loro. Il resto sono chiacchiere.


Ah, un'ultima cosa, ti servirà una Cage per lavorare in tranquillità. Una specie di gabbia di metallo che avvolge la macchina e dove ci puoi avvitare tutti gli accessori di cui hai bisogno (monitor, microfoni, maniglie). Io uso questa della Neewer, non costa tanto, è super solida e resistente (va alla grande). Ci ho comprato anche un componente aggiuntivo per proteggere il cavo Hdmi, che è importante (se no una botta sbagliata ti può spaccare i meccanismi interni). Ti metto tutto di seguito. Poi dimmi che non penso a te!


Buon Lavoro!




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