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La 5 Regole della Comunicazione Tradizionale


Piccola premessa, come startup ammettiamo di essere un po’ anomali perché non lavoriamo sul tech ma sull’innovazione dei linguaggi visivi. Pensiamo, infatti, che la rivoluzione digitale abbia sconvolto le regole della comunicazione visiva, cancellando parte di quelle vecchie e creandone invece di nuove.

Però - e qui veniamo al punto - ci sono cose che non cambieranno mai. Ci sono i capi saldi della narrazione. E allora abbiamo allora pensato di partire proprio da questi. Quindi...


Regola 1: Caratterizzazione

Non è possibile, nella comunicazione in generale e in quella aziendale in particolare, prendere una persona così com’è e metterla davanti alla telecamera. Nel momento in cui si decide di iniziare una narrazione su una delle nostre figure aziendali bisogna, per così dire, ridefinirla a livello narrativo. Vanno enfatizzati e armonizzati i suoi punti caratteristici proprio come se volessimo delineare il profilo di un personaggio. Un personaggio che il pubblico possa comprendere, capire, in cui si possa riconoscere ed a cui possa affezionarsi, identificandosi nel suo percorso, nei suoi viaggi, nelle sue battaglie e nelle sue vittorie.


Regola 2: Coerenza

Si, un’azienda deve essere coerente in tutte le espressioni visive che divulga. La mano che cura la sua immagine deve essere la stessa per tutti i canali distributivi, se non volete ritrovarvi due, tre, quattro profili diversi per stile e tone of voice che remano l’uno contro l’altro, con l’unico effetto di irritare e confondere il cliente. CI deve essere, in ogni singola espressione visiva e contenutistica che l’azienda pubblica, una narrativa unica, organica, orchestrata dalla stessa mano, che sviluppi la sua filosofia e il suo messaggio senza salti logici e senza incoerenze estetiche.


Regola 3: Emozionare

Per funzionare, un messaggio deve toccare il cuore. Molto spesso prendiamo decisioni che non sono basate sulla razionalità, ma sull’emozione che abbiamo in quel momento.

Emozionare non è facile però. Per emozionare qualcuno bisogna consentirgli di immedesimarsi in ciò che si sta raccontando, c’è bisogno che lui riveda una parte di sé stesso in ciò che sta guardando e per raggiungere questo piccolo miracolo bisogna essere rigorosi nella costruzione della struttura narrativa con cui decidiamo di raccontare la nostra azienda. Per emozionare qualcuno bisogna conoscerlo, comprenderlo e portarlo dove in cuor suo desidera andare.


Regola 4: Pianificare

Questa è una delle regole più importanti per la comunicazione sulle nuove piattaforme. E’ necessario che l’arco narrativo con cui decidiamo di dare voce alla nostra azienda abbia una durata di mesi. Non possiamo pubblicare alla giornata, pubblicare frettolosamente contenuti sulla nostra bacheca perché abbiamo semplicemente fatto una bella foto o c’è venuta l’ispirazione del momento. Per essere davvero efficaci e distinguersi dalla massa, bisogna sapere dove stiamo portando coloro che ci seguono. Loro non sanno dove va a parare la storia, come qualsiasi film che si rispetti, ma noi si, dobbiamo saperlo e per farlo dobbiamo pianificare con cura la pubblicazione dei nostri contenuti nel tempo.

Regola 5: Rappresentare

Per essere autentici e immediati abbiamo le dirette e le stories. Se vogliamo però essere selettivi e pubblicare contenuti in un feed dove rimarranno nel tempo, dobbiamo scegliere accuratamente quello che vogliamo dire, cosa vogliamo mostrare e come vogliamo mostrarlo. Questo significa rappresentare. Siamo noi a scegliere i punti che vogliamo delineino il nostro profilo pubblico, noi creiamo la nostra persona rappresentata e, se lo facciamo con cura, può succedere il miracolo. Il miracolo fa si che, se siamo stati attenti nel delineare una narrativa coerente con ciò che vogliamo sia la nostra azienda, le persone la percepiranno per come noi vogliamo che sia percepita e si relazioneranno con il nostro business di conseguenza.


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